LIGURIA, LA STRADA TRA TENDA E VALLE ARGENTINA

Un nuovo week end in giro con gli altri enduristi ci porta questa volta verso le Alpi Marittime, alla volta del Col di Tenda e della Liguria. Ci raduniamo come al solito davanti al bar di Tony e dopo quattro chiacchiere e un caffè siamo di nuovo in sella, direzione Borgo San Dalmazzo e Limone Piemonte. Da li iniziamo la salita verso il tunnel del Tenda e via via che saliamo i tornanti di questa splendida strada ci lasciamo alle spalle il caldo soffocante verso il fresco frizzante della montagna.

Superiamo con i soliti disagi il tunnel e ci buttiamo in discesa su questa bellissima strada tutta tornanti e dallo scenario incantevole, pochi chilometri prima di Saint Dalmas de Tende deviamo a sinistra passando il ponte verso La Brigue, un villaggio medievale affascinante.

A La Brigue voltiamo verso destra in direzione di Val del Prat e da li incontriamo lo sterrato tanto amato dal nostro gruppetto. una strada scavata nella roccia, in un ambiente del tutto nuovo, con strapiombi, cavità naturali, massi erratici. Questa è la Terra Brigasca, la parte alta delle tre valli che si incontrano sul monte Saccarello: la Valle Argentina, la Valle Livenza-Roja e la Valle Tanaro, che fino al 1947 formavano il comune di Briga Marittima. Tra tornanti e curve di vario tipo di difficoltà medio basse ci divertiamo a superarci l'un l'altro e a goderci la magnifica giornata e lo splendido paesaggio che ci circonda.

Dopo sette otto chilometri lasciamo la terra francese e poco oltre su di un precipizio, quasi come un nido d’aquila, appare Realdo, un gruppuscolo di case che domina l'alta valle. Realdo è a 1007 metri di altitudine sul livello del mare, in una posizione incredibile. Anche noi raggiungiamo nelle vicinanze il punto panoramico, recentemente aperto, che consente di ammirare dall’alto lo strapiombo sul quale si erge il paese.

Dopo Realdo la strada si fa meno impegnativa, superiamo Bregalla, Loreto, Triora, il paese delle streghe dalle viuzze tortuose dove la storia si perde nella leggenda, e arriviamo a Molini di Triora. Li un tempo sorgevano diversi mulini e frantoi che rappresentavano la ricchezza del paese.
D'obbligo una breve sosta alla Bottega di Angela Maria, un negozio che espone oggetti stranissimi e liquori fatti in casa. Sembra che la titolare, persona simpaticissima, discenda da una donna accusata, a suo tempo, di stregoneria.
Ma la particolarità più interessante della zona è costituita dalle cave di ardesia, con la prima che s'incontra appena fuori dal centro abitato: qui la montagna viene aggredita e scavata, alternando enormi stanze di estrazione a zone a colonne portanti.

Ci fermiamo in un'osteria ad abbuffarci di gnocchetti al pesto e di coniglio come solo qui sanno fare, il tutto innaffiato da buonissimo Rossese.
Curva dopo curva superiamo Montalto Ligure e dietro un'ampia ansa del torrente ci appare Badalucco , un paese contraddistinto da ripidi carugi, alcuni dei quali impreziositi da opere d'arte in ceramica, anche di artisti importanti, rappresentanti paesaggi e scene di vita quotidiana.

Ormai si sente forte il profumo di mare, ed eccolo all'improvviso, siamo arrivati nella riviera ligure di ponente.
Pochi chilometri ed arriviamo a San Remo dove passeremo i due giorni del week end ospiti un albergo molto disponibile nei confronti di noi motociclisti, non solo in gentilezza ma anche nei prezzi.