MADONIE, ASPRE MONTAGNE CHE SI AFFACCIANO SUL MARE

La scorsa settimana con la mia ragazza abbiamo deciso di vedere finalmente le Madonie e non ne siamo rimasti assolutamente delusi, anzi! Partiti da Ponte Capodarso, si noi abitiamo proprio vicino all'omonimo famoso ponte costruito nel 1556 sul fiume Imera Meridionale per ordine di Carlo V, abbiamo imboccato la Strada Statale Centrale Sicilia in direzione di Enna.

Sfiorata questa bella città ricca di bellezze artistiche, architettoniche e paesaggi naturali proseguiamo sempre sulla solita statale superando via via Calascibetta, Villapriolo, Alimena ai piedi della Balza d'Areddula, Bompietro e Petralia Soprana, la porta del parco delle Madonie.

Petralia Soprana è il più alto paese delle Madonie, domina un ampio paesaggio che spazia dalle cime innevate dell'Etna, alla città di Enna e ai monti del palermitano e poi le ampie vallate e i corsi d'acqua delle campagne che la circondano.
E' intensa la suggestione che suscita la vista dall'altopiano di Petralia, nei giorni in cui le nuvole stratificate alle quote più basse regalano paesaggi sospesi e struggenti tramonti.

Superata Petralia Sottana eccoci entrare nelle Madonie interne dove querceti e faggete impenetrabili, alte e inaccessibili vette, si susseguono lungo questo itinerario senza soluzione di continuità, offrendo ora grandiose rappresentazioni di natura selvaggia ed incontaminata.
Le Madonie sono caratterizzate da aspre montagne che si affacciano sul mare di Sicilia, dove non è difficile trovare testimonianze di una presenza millenaria dell'uomo.
Il territorio è segnato da numerosi edifici religiosi, monasteri, eremi e chiese rupestri, spesso suggestivamente isolate in alto sulle montagne.
Dimenticati lungo le vie d'acqua i mulini, le vecchie masserie spesso costruite sui resti di più antichi casali romani, testimoniano la capacità di una cultura capace di vivere in simbiosi con la natura.

La strada davanti a noi si snoda con piacevoli curve, bevi rettilinei e bruschi tornanti dove la nostra Honda Transalp si muove con leggerezza e disinvoltura, dimostrandosi la moto perfetta per un agita di qualche giorno per una copia di mototuristi.
Tra fitti boschi di faggio, di quercia da sughero e di castagno ci inoltriamo nel cuore delle Madonie superando Piano Battaglia collocata a circa 1600 metri sul livello del mare in un'ampia conca carsica, Mandria del Conte, Piano Zucchi in mezzo ad un fitto querceto, Torre Montaspro.

Arrivati a Collesano, posta ai piedi del rilievo Poggio Grotta del Signore ormai nel versante meridionale delle Madonie prossimo al mare, ci fermiamo presi dai morsi della fame.
Ci accoglie un simpatico posticino che a base di pasta coi fagioli a badda, costate di castrato, caponate di verdure e naturalmente lo sfuagghiu, il tutto annaffiato con un vinello rosso della zona ci soddisfa appieno.

Dopo una leggera camminata per smaltire il pranzo ripartiamo in un ambiente dove le aspre montagne lasciano il posto a miti e verdeggianti colline, dove dominano i pascoli e le coltivazioni.
All'improvviso dietro ad una curva appare in lontanza il mare, in breve arriviamo sulla costa a Capofelice di Roccella, dove ci fermeremo per il week end.